È passato parecchio tempo da quando ho scritto sul mio blog l’ultima volta, di questo vi chiedo perdono ma sono successe tante cose ed emozioni contrastanti mi hanno accompagnato in questi ultimi mesi.

Olimpiadi: inseguimento a squadre

Ci siamo lasciati con il sogno Olimpico alle porte e adesso posso dirvi che l’esperienza di Tokyo è stata unica e sicuramente indimenticabile, partecipare alle Olimpiadi è qualcosa che un atleta porterà per sempre nel suo cuore, d’altra parte sono tornata a casa molto delusa. Il sesto posto nel quartetto è stato più che soddisfacente, soprattutto perché abbiamo fatto segnare un gran tempo 4’10″063 che è diventato anche il nuovo record italiano, però le due cadute nella madison e nell’omnium hanno infranto completamente i miei sogni di poter portare a casa un buon risultato anche in queste due gare di gruppo. La lezione più importante che ho imparato da questa esperienza olimpica è che per ottenere buoni risultati non basta la condizione fisica ma è necessaria anche la tranquillità mentale, sicuramente ne farò tesoro!

Olimpiadi: caduta nell’omnium

Quando sono arrivata a casa, dopo qualche giorno senza la bicicletta e di grande sconforto, ho deciso di guardare avanti, ho aperto il calendario delle gare e i miei occhi si sono illuminati al ricordo che poco più di un mese dopo ci sarebbe stato un campionato del mondo su strada nelle Fiandre con un percorso molto adatto alle mie caratteristiche e che mi piaceva tantissimo. Così, insieme al mio preparatore e DS Davide Arzeni, ho deciso di puntare tutto su quel grande appuntamento: ho partecipato a due corse a tappe (il Simac Ladies Tour in Olanda e la Vuelta in Spagna), ai campionati italiani su pista e al GP d’Isbergues senza ambizione di risultato ma facendo tanta fatica e cercando di ritrovare la migliore condizione anche su strada dopo tanti mesi solo in pista.

Campionati del Mondo: l’arrivo

Quello che è successo il 25 settembre a Leuven faccio fatica a descriverlo! VINCERE IL CAMPIONATO DEL MONDO SU STRADA! Un sogno diventato realtà! Quel sabato è stato tutto perfetto, le mie compagne di nazionale hanno svolto un lavoro impeccabile e straordinario dal primo chilometro fino al treno negli ultimi metri, io stavo bene e con quella grande volata sono riuscita a tagliare il traguardo per prima davanti alla pluricampionessa Marianne Vos! Che emozione e quante lacrime di gioia! Quando sono salita sul podio ero ancora incredula, avevo lavorato tanto e speravo di portare a casa una medaglia ma non avrei mai immaginato che potesse essere quella d’oro! Mi ci sono volute diverse settimane per riuscire a realizzare quello che avevamo combinato, ma adesso so che per un anno correrò con una maglia speciale: la maglia iridata!

Campionati del Mondo: il podio
Campionato del Mondo: la squadra
La prima Parigi-Roubaix femminile della storia

Appena una settimana dopo i campionati del mondo ho preso il via alla prima Pagiri-Roubaix femminile della storia, anche se la gara è stata molto impegnativa e con condizioni meteorologiche durissime, riuscire a portare la maglia iridata nel velodromo di Roubaix è stata per me una grande soddisfazione!

Non avrei potuto chiedere un modo migliore per concludere la mia stagione su strada, la vittoria all’ultima tappa del Women’s Tour (una corsa a tappe di sei giorni in Inghilterra) è stata straordinaria e alzare le braccia al cielo con quella maglia ha un sapore indimenticabile!

La vittoria all’ultima tappa del Women’s Tour
Campionati del Mondo su pista

Anche il campionato del mondo su pista che si è svolto a ottobre mi ha regalato grandi gioie: una medaglia d’argento nell’inseguimento a squadre e una di bronzo nell’omnium. Per la prima volta nella storia la nazionale femminile è riuscita ad accedere alla finale per l’oro nell’inseguimento a squadre e questo per noi è stato un grande traguardo, inoltre ci tenevo moltissimo a prendere il via nell’omnium per cercare di riscattarmi della delusione olimpica ed è arrivato un terzo posto più che soddisfacente!

Tra pochi giorni si concluderà un capitolo molto importante della mia vita ciclistica: il viaggio con la Valcar Travel&Service. Sono immensamente grata a questo team per avermi permesso di crescere poco per volta, per avermi fatto conoscere delle persone speciali e delle compagne di squadra che sono diventate anche amiche e per aver creduto in me fin dal primo momento, è stata per me una seconda famiglia. GRAZIE! Il nostro percorso insieme non si sarebbe potuto conclude in modo migliore che con una vittoria in maglia iridata… chi l’avrebbe mai detto!

La medaglia d’oro

Credo che adesso sia arrivato il momento di fare una nuova esperienza ed affrontare il salto nel world tour per crescere e migliorarmi ulteriormente, per questo nel 2022 farò parte della Trek Segafredo, che una nuova avventura abbia inizio!

Vorrei inoltre ringraziare tutte le persone che mi hanno aiutato e supportato in questa lunga stagione, a partire dalla mia famiglia e i miei amici, il mio preparatore, la mia dietista, il gruppo sportivo Fiamme Oro, la già citata Valcar con tutte le sue atlete e il suo staff e la nazionale italiana con le sua atlete e tutto lo staff.

Vi auguro buone feste e un felice anno nuovo, io continuerò a lavorare duramente per potervi regalare emozioni!

Foto di Twila Federica Muzzi

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