Avete presente l’inferno? Dovevate esserci ieri per farvi un’idea!
166km di gara, pioggia battente, vento fortissimo, pavè, fango e temperature glaciali.
I primi 70km di gara sono stati caratterizzati da un ritmo elevatissimo e dai ventagli, sono riuscita a rimanere nel primo gruppo di 25 atlete che si è formato dopo neanche mezz’ora di gara! A quel punto la situazione sembrava ormai delineata, invece davanti il ritmo è calato molto e da dietro è riuscito a rientrare un secondo gruppo. Però, quei chilometri a basse velocità sono stati “letali” perché eravamo tutte inzuppate d’acqua e il freddo mi ha letteralmente paralizzata così negli ultimi chilometri ho faticato moltissimo e dopo ogni curva rilanciare alzandomi sui pedali era una tortura per le mie gambe. Già stremata, a mento venti dall’arrivo, a causa di una caduta, mi sono dovuta fermare e cambiare bicicletta così non sono più riuscita a rientrare e la mia Ronde Van Drenthe è finita.
Credo che sia la gara con le condizioni più estreme a cui io abbia mai partecipato, mi ci sono sono volute ore prima di riuscire a scaldarmi e ancora oggi sento la sabbia dentro gli occhi, in corsa avevo perso le sensibilità delle mani e della mandibola a causa del freddo.
Spero che i prossimi appuntamenti siano più fortunati!
A presto
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