Non posso nascondere che appena mi è giunta la notizia della posticipazione delle Olimpiadi mi sono trovata spiazzata e disorientata.

È stato un boccone amaro da inghiottire perché ormai erano più di due anni che stavo lavorando per quel grandissimo appuntamento, due anni in giro per il mondo a cercare di accumulare punti per le qualificazioni. Inoltre dopo i campionati del mondo, con il nuovo record italiano nell’inseguimento a squadre e il bronzo nella madison, ero ancora più determinata e concentrata sui miei obiettivi: essere selezionata tra le 5 ragazze che sarebbero partite per Tokyo e tenere in alto i colori della mia bandiera in quell’occasione.

Non era stato facile pianificare un calendario adeguato per potersi preparare nel migliore dei modi per i Giochi, dopo i mondiali di Berlino mi sarei dovuta dedicare alla strada per circa due mesi e poi invece passare esclusivamente alla pista.

Con la posticipazione di un anno abbiamo dovuto spostare gli obiettivi e cambiare la preparazione, mentalmente non è stato facile anche se adesso ho trovato un giusto equilibrio cercando di allenarmi al meglio in casa.

Pensandoci a mente fredda la scelta di rimandare Tokyo 2020 è stata giusta, purtroppo tutto il mondo si trova in una situazione davvero drammatica, la salute dei cittadini è da mettere al primo posto e finché il numero dei contagi non sarà pressoché nullo nessuno sarà al sicuro. 

Inoltre i Giochi Olimpici sono un evento mondiale con una storia importante alle spalle e questa storia non si può “tradire”, il motto olimpico è “CITIUS! ALTIUS! FORTIUS!” un’esortazione rivolta ad ogni atleta ad essere PIÙ VELOCE! PIÙ ALTO! PIÙ FORTE!, come sarebbe stato possibile esserlo se non abbiamo la possibilità di allenarci nelle migliori condizioni? E soprattutto ogni Stato ha adottato restrizioni diverse quindi non siamo messi tutti nelle stesse condizioni. 

Inoltre lo spirito olimpico è legato alla frase “L’importante non è vincere, ma partecipare”, che personalmente non ho mai condiviso perché io vado in bicicletta perché mi diverto e il momento in cui mi diverto di più è quando vinco, però in questo momento se ci fosse stato Tokyo 2020 si sarebbe tolta la possibilità a molti atleti di partecipare. Infatti alcuni stati hanno sospeso ogni mezzo di trasporto internazionale che avrebbe impedito alla loro rappresentativa di raggiungere il Giappone.

Quindi con il rinvio di un anno tutti avremo la possibilità di partecipare e di poterci preparare nel modo più adeguato. 

Per quanto riguarda il mio caso posso dire che essendo giovane avrò un anno in più per crescere e maturare sia fisicamente sia tecnicamente sia mentalmente.

Vi terrò aggiornati sulla mia preparazione e sui miei obiettivi

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